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Il kiwano è il frutto della pianta Cucumis metuliferus originaria dell’Africa. Utile per il sistema immunitario e per quello circolatorio, è un’ottima fonte di oligoelementi, specie il magnesio, il calcio, il potassio e il ferro. Scopriamolo meglio.
Appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, il kiwano (Cucumis metuliferus) è il frutto di una pianta rampicante originaria dell’Africa, ed è presente da qualche anno anche nei nostri mercati etnici o tra la frutta tropicale.
Ha un sapore poco intenso, acquoso, che ricorda il cetriolo e vagamente la banana, anche se ha un retrogusto lievemente agrodolce. La pianta è annuale e può fruttificare in due distinte stagioni: d’estate e a dicembre.
Il nome kiwano ha un’origine precisa: quando negli anni ’30 fu importato in Australia e Nuova Zelanda, venne battezzato così perché quando tagliato in sezione somigliava ad un kiwi.
Kiwano è un alleato
Sistema immunitario, sistema cardiovascolare, intestino.
Il kiwano contiene 44 kcal ogni 100 g.
Inoltre, 100 g di prodotto contengono:
- Grassi 1,3 g
- Colesterolo 0 mg
- Sodio 2 mg
- Potassio 123 mg
- Carboidrati 8 g
- Proteine 1,8 g
Il kiwano ha caratteristiche precise ed inconfondibili: l’esocarpo (che diventa giallo arancio a maturazione) coriaceo e pieno di punte nasconde una polpa gelatinosa colore verde lime, piena di semi.
Ha buone quantità di vitamina C e vitamina B6 ed è un’ottima fonte di oligoelementi, specie il magnesio, il calcio, il potassio e il ferro.
È ricchissimo d’acqua e per questo reidratante; inoltre è ritenuto energizzante, remineralizzante, antiossidante, vermifugo, antinfiammatorio. Il suo basso apporto calorico lo rende ideale per gli sportivi e per chi segue diete dimagranti.
Molte tribù africane lo usano per trattare la gonorrea. I semi sono una delle migliori fonti di betacarotene disponibili in molti paesi africani.
Controindicazioni
L’unica raccomandazione riguardo al kiwano è quella di fare attenzione durante l’apertura dell’esocarpo.
Oltre la polpa, anche la buccia può essere consumata previa cottura. In essa si trova una maggiore concentrazione di vitamina C e un’alta quantità di fibre alimentari.
In molti paesi africani è considerato un frutto assai prezioso perché una delle poche fonti di acqua. Il frutto ha anche una valenza decorativa, tagliandolo a metà e ponendo le due parti di esocarpo a essiccare.
Benché in molti paesi africani venga cucinato tutto intero (arrostito o bollito con altre verdure), il kiwano è ideale per un consumo fresco. Per aprire a metà la buccia è indispensabile fare attenzione e munirsi degli strumenti adatti, soprattutto per non pungersi con le spine. La polpa può essere aggiunta ad insalate, creme, yogurt, macedonie, eccetera. Aggiungervi un cucchiaino di sale o zucchero o succo di limone o aceto ne esalta il sapore.